Archive for the ‘ Recensioni ’ Category

A-Tacs heavy mesh by TacticalTrim

Il negozio tedesco TacticalTrim ha nel suo catalogo l’Heavy Mesh, un tessuto a rete a maglia fitta, acquistabile a metro e disponibile in diverse colorazioni e pattern mimetici.
Può essere utile nel costruire una ghillie o per coprire un operatore e il suo materiale in un punto di osservazione.
Con la collaborazione di questo negozio bbiamo fatto alcuni test sia sul materiale che sul pattern A-Tacs (una delle scelte disponibili sul sito della TacticalTrim).
Il mimetismo A-Tacs è proposto in diverse varianti.
Il sito TacticalTrim ne ha in catalogo due, AU (Arid/Urban) e FG (Foliage/Green).
L’A-Tacs AU è un ottimo pattern mimetico per zone desertiche ma si adatta bene anche a zone boschive nella stagione autunnale e in inverno, quando la vegetazione è secca.
Le foto scattate in queste prove sono volutamente rivelatrici del punto in cui abbiamo scelto di posizionare il tessuto: per aumentare l’efficacia del mimetismo, infatti, avremmo potuto scegliere una posizione più defilata, ad esempio dietro ad una fila di arbusti, ma volevamo mostrare come sia comunque efficace già in campo aperto e in una situazione non certo ottimale.
Sottobosco rado con erba e foglie secche.
Abbiamo nascosto uno zaino e altro materiale sotto al telo e abbiamo scattato una foto da un paio di metri per poi spostarci a circa 5 e poi venti metri, sempre tenendo bene in vista il telo.
Il pattern A-Tacs rompe bene la forma, con i suoi chiaro-scuri in diverse gradazioni di colore.
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Ci siamo poi spostati sul letto di un torrente, per provare il mimetismo  su un terreno di sassi, roccioso. Qui la sua efficacia è davvero notevole, è difficile notarlo ad appena qualche metro di distanza.
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Altra prova, su terreno del tutto sgombro e con poca vegetazione.
Anche qui stessa modalità delle prime foto, abbiamo nascosto uno zaino e ci siamo allontanati scattando foto a diverse distanze ed abbiamo avuto le stesse impressioni: questo pattern mimetico svolge un bel lavoro nel confondere l’occhio ricreando l’illusione della profondità.
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Nell’ultimo test abbiamo provato a simulare un punto di osservazione posizionando una persona proprio dietro al telo, in un punto con del cemento e sassi. Il risultato non è male, copre bene la figura umana (non si vede in trasparenza) e si confonde in maniera molto buona.
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L’A-Tacs FG è invece più specifico per zone rurali, dov’è presente una natura più verdeggiante.
In questo test abbiamo provato a posizionare il telo (sempre in campo aperto e fotografandolo da distanze ridotte) in zone con erba secca e in zone invece dove le foglie erano verdi.
La prima serie di foto è stata scattata in un punto “a metà”, che presentava appunto vegetazione verde ed erba secca: si confonde ma non è il massimo…
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Appoggiato però a terra, sull’ erba secca, è tutta un’altra storia. A qualche decina di metri diventa difficile individuarlo anche se in realtà è in piena vista.
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Ultimo serie di foto, in mezzo a dei rami con foglie verdi.
Su distanze molto brevi è facile vederlo ma basta allontanarsi ad una trentina di metri che il risultato migliora.
atacs fg
atacs fg
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L’A-Tacs FG è un pattern abbastanza chiaro, nel bosco fitto e in estate risalta di più rispetto ad altri tipi di mimetismo specifici per quelle zone. Vale qui la stessa idea del Multicam, è un pattern ideale nei periodi “di transizione” quando la vegetazione comincia a diventare secca ma ha comunque una componente che vira sul verde.
Ovviamente bisogna valutare caso per caso, a seconda della stagione e dell’ambiente in cui ci trova. Le considerazioni che facciamo qui valgono per i casi fotografati.
atacs fg
Una cosa interessante è il lato inferiore del tessuto, con colori molto più sbiaditi.
Potrebbe essere una buona soluzione per le zone boschive con poca neve…
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Un confronto fra i due pattern, A-Tacs FG a sinistra, A-Tacs AU a destra.
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Il tessuto Heavy Mesh della Tactical trim è robusto, nel fare le foto l’abbiamo strattonato, buttato fra i rovi e tirato fuori con poca grazia ed ha subito minimi danni, quasi impercettibili.
Non è leggerissimo ma copre bene lasciando una buona visuale.
atacs fg
atacs au
 

Vortex Solo Tactical R/T 8×36

Ero alla ricerca di un buon monocolo, qualcosa di piccolo e leggero ma costruito bene, un prodotto di qualità. Nel catalogo del sito Optics Trade (un sito molto fornito e con un ottimo servizio clienti) ho trovato il Solo Tactical della Vortex, un prodotto che sulla carta sembrava avere ottime caratteristiche.
L’ho provato in diverse situazioni e posso confermare in pieno che si tratta di un articolo davvero interessante!
Il monocolo viene venduto assieme ad una custodia morbida in un materiale che sembra neoprene.
Ha un’apertura sul lato posteriore e lo protegge da colpi leggeri durante il trasporto. Questa custodia non è proprio il massimo, ma è uno dei pochissimi punti negativi che ho trovato in questo prodotto!
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Il Vortex Solo Tactical è compatto, le sue dimensioni all’incirca 13,5 x 5,8 cm, e questo consente di tenerlo comodamente in una tasca. Il peso è di circa 290 grammi.
E’ costruito in maniera robusta e coperta dalla garanzia a vita Vortex.
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Nella foto sono ben visibili le due ghiere, una per regolare la messa a fuoco dell’immagine (quella più grande) e l’altra per regolare invece il fuoco del reticolo di cui è dotato.
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Sul fianco del Vortex Solo Tactical c’è una generosa clip metallica (che si può rimuovere togliendo due viti) per poterlo fissare alla cintura, alle pals molle di un vest o uno zaino o all’interno di una tasca…
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
La lente frontale è leggermente rientrante così da evitare graffi quando è in appoggio sulla parte frontale.
L’altro piccolo difetto, oltre alla custodia di cui parlavamo all’inizio, è l’assenza di tappi che coprano le lenti. Niente di così grave, si trovano comunque delle soluzioni sul mercato, ma se avessero previsto di venderlo completo di protezioni non sarebbe stato male…
Il monocolo è trattato internamente con azoto, è impermeabile e anti condensa.
L’ingrandimento è di 8X e il campo visivo a 100 metri è di 131 metri.
Ha una buona luminosità e si presta ad essere usato anche in condizioni di luce non ottimali.
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
All’interno della confezione è compreso un laccetto con uno sgancio rapido per assicurare il monocolo al collo quando non in uso.
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
La parte in gomma attorno all’oculare svolge efficamente il suo lavoro perchè impedisce alla luce di disturbare l’osservazione ma si può comunque ripiegare attorno all’oculare stesso per permettere una visione più comoda a chi indossa degli occhiali.
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
La forma del Vortex Solo Tactical si adatta bene alla mano, risulta naturale e comoda.
La gomma con cui è rivestito e le zigrininature del disegno esterno permettono una presa sicura e antiscivolo anche in caso di pioggia o umidità.
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Il monocolo Vortex Solo R/T è dotato di un reticolo interno per la stima delle distanze.
Conoscendo le misure reali di un oggetto possiamo facilmente stimare la sua distanza da noi con una piccola formula matematica: altezza (o larghezza) reale dell’oggetto, moltiplicata X 1000 / altezza (o larghezza) dell’oggetto in MRADs come letta sul reticolo = distanza in metri.
Vicino alla parte centrale del reticolo ci sono inoltre 4 piccole silhouettes (da 300 a 600 metri) per avere una stima più veloce  se stiamo osservando una persona.
reticolo
Il surfista nella foto qui sotto, ad esempio, è a circa 600 metri di distanza.
Se poi conoscessi le dimensioni del motoscafo potrei facilmente risalire alla sua distanza rispetto al punto di osservazione.
Vortex Solo Tactical R/T 8x36
Ho usato il Vortex Solo Tactical in diversi ambienti, con diverse situazioni luminose e differenti condizioni atmosferiche.
Il suo utilizzo è veloce, immediato, quasi più semplice di un binocolo.  La qualità ottica è elevata e l’immagine risulta luminosa e nitida. Un ottimo prodotto!

Black Diamond Spot

Quest’anno la Black Diamond ha messo in catalogo una nuova versione della loro torcia frontale Spot. Un po’ di tempo fa avevo provato questa torcia, in un paio di escursioni, e mi incuriosiva capire che modifiche avevano apportato ad uno dei loro modelli più venduti.
Ne ho quindi presa una dal sito AddNature (che consiglio per l’ampio catalogo e per l’ottimo servizio clienti), e l’ho testata!
La differenza che salta subito all’occhio, rispetto al modello precedente, è la forma.
E’ leggermente più compatta ed è possibile sceglierla nei colori verde, nero, grigio, blu e rosso.
Ha un peso di circa 90 grammi, batterie comprese.
Black Diamond Spot
La Black Diamond Spot versione 2016 ha un unico pulsante sul lato superiore che controlla accensione, spegnimento e tutte le altre funzioni. Questa torcia è impermeabile secondo lo standard IPX8: può restare sommersa per 3o minuti ad un metro di profondità (una delle migliorie apportate è proprio questa).
Black Diamond Spot
La parte frontale mostra 3 led: il più grande ha una lente che convoglia la luce fino a circa 80 metri di distanza, con il settaggio più potente. Gli altri due led (uno bianco e uno rosso) hanno una luce più diffusa, di prossimità.
La potenza dei led è dimmerabile da 4 lumen fino ad un massimo di 200, un ulteriore passo avanti rispetto ai 130 del vecchio modello, ed il fascio luminoso è più ampio.
Quando non si usa può essere bloccata per evitare accensioni involontarie all’interno dello zaino.
Black Diamond Spot
La Black Diamond Spot è dotata di PowerTap Technology, un sistema che permette di passare dal settaggio di luminosità minimo a quello massimo, o viceversa, appoggiando semplicemente un dito sul fianco, in corrispondenza dell’icona azzurra.
Personalmente lo trovo un sistema comodo perchè così è possibile avere una luce diffusa per illuminare pochi metri davanti a noi ma si può in un attimo avere il massimo della potenza per controllare il percorso un bel po’ di metri più avanti!
Black Diamond Spot
La torcia funziona con 3 batterie AAA, incluse nella confezione.
La durata varia in base alla configurazione scelta, non  ho ancora avuto modo di controllare effettivamente quanto riesca a funzionare in modalità continua ma sulla confezione è riportato un utilizzo fino a 200 ore!
Black Diamond Spot
La fascia elastica è comoda e si regola in maniera intuitiva ed immediata.
Il marchio scritto sui fianchi è catarifrangente e questo può essere visto come un dato positivo o negativo… E’ comodo perchè in situazioni di scarsa luminosità aiuta ad essere visti, ad esempio, da una macchina che sopraggiunge, ma se invece non vogliamo essere individuati ed abbiamo la torcia (spenta) in testa queste scritte funzionano proprio come un cat-eye!
Black Diamond Spot
Black Diamond Spot
La nuova Black Diamond Spot è una bella torcia.
E’ compatta, impermeabile e leggera, potente e versatile. Consigliata!
Black Diamond Spot

As Tucas Sestrals Quilt

As Tucas, una ditta spagnola che produce e commercializza diversi articoli pensati per gli amanti della vita all’aria aperta, ha in catalogo la Sestrals Quilt, un’interessante alternativa ai classici sacchi a pelo.
E’ leggera e versatile, utilizzabile con un range di temperature confort che varia (in base al tipo di isolamento scelto) da -5°C a +5°C.
Viene venduta all’interno di un sacco di stoffa morbido, che non la tiene compressa, in modo da non rovinare l’imbottitura se resta a lungo inutilizzata.
As Tucas Sestrals Quilt
Quando invece dobbiamo metterla all’interno di uno zaino basta usare una tasca per comprimerla.
Nella foto, ad esempio, ho preso una piccola sacca impermabile, così da tenerla all’asciutto anche in caso di pioggia. L’imbottitura è sintetica ma si comprime molto!
As Tucas Sestrals Quilt
As Tucas Sestrals Quilt
I materiali usati dalla As Tucas per realizzare la Sestrals Quilt sono di ottima qualità: Climashield Apex, che isola anche se bagnato, con un trattamento idrorepellente e traspirante.
As Tucas Sestrals Quilt
La Sestrals Quilt è disponibile in quattro diverse lunghezze ed è possibile anche scegliere il “grado” di isolamento in base alle diverse esigenze dell’utilizzatore. I prodotti As Tucas sono realizzati a mano ed è per questo possibile personalizzarli come vogliamo (anche sul lato estetico, selezionando i colori).
La copertura isolante va in alto, a coprire quando serve anche spalle e testa.
As Tucas Sestrals Quilt
Sul lato opposto la Sestrals Quilt ha un’apertura che arriva all’incirca fino alle ginocchia.
Nelle foto ho messo il materassino all’interno solo per far risaltare questo particolare, ma normalmente va posizionato sotto, non all’interno.
As Tucas Sestrals Quilt
L’apertura della Setrals Quilt consente di avere una sorta di coperta, larga e morbida, che può essere stretta con dei bottoni in caso di temperature molto basse.
Quando si usa un normale sacco a pelo l’isolamento che si trova fra il corpo ed il materassino viene totalmente compresso e risulta quasi del tutto inefficiente. Il vero isolamento, sotto, è dato proprio dal materassino.
La soluzione proposta da As Tucas, con questa apertura, permette di avere una copertura versatile che consente di dormire anche sul fianco senza problemi.
As Tucas Sestrals Quilt
As Tucas Sestrals Quilt
La parte in fondo, nella zona dei piedi, è larga e morbida.
E’ l’unica parte chiusa della coperta, quella derivata dai classici sacchi a pelo, e serve proprio per tenere in posizione tutta la Sestrals Quilt.
As Tucas Sestrals Quilt

100 Deadly Skills by Clint Emerson

Clint Emerson non è nuovo a chi segue questo sito.
In passato abbiamo avuto modo di leggere un suo precedente volume, o testare alcuni prodotti che distribuisce tramite il suo sito. Quando abbiamo letto la notizia dell’uscita di un suo nuovo libro, perciò, non potevamo esimerci dal leggerlo!
100 deadly skills
100 Deadly Skills è un volume denso di contenuti.
Ogni sezione è spiegata in maniera semplice e dettagliata, resa ancora più chiara grazie a schemi e disegni che accompagnano ogni “skill”.
L’intento dell’autore era quello di rendere pubbliche alcune informazioni per permetterci di poter reagire nel migliore dei modi a situazioni non comuni ma che possono capitare nella vita di tutti i giorni.
Alcune sezioni forse sono troppo “estreme” per un normale cittadino, ma la maggior parte sono invece facilmente applicabili da chiunque, in situazione di pericolo, sfruttando tecniche e materiali facilmente reperibili.
Si va dai consigli per crearsi un kit di emergenza, suggerimenti per un workout fisico, ci sono pagine che spiegano come creare un posto di osservazione fisso o mobile, e altre che invece spiegano come forzare una serratura…
100 deadly skills
100 deadly skills
Ci sono un’infinità di libri che trattano queste tematiche, ed è spesso difficile capire quali siano attendibili rispetto agli altri.
La biografia di Clint Emerson, che per 20 anni ha svolto attività speciali con i Navy Seals (fra cui il Team Six) e la NSA, è sicuramente un’ottima garanzia!
100 Deadly Skills è un libro che ha trovato subito posto nella mia libreria personale!
100 deadly skills

Defcon 5 Bivi Tent

Esistono molti modelli di bivy bag, da quelli più semplici costituiti da un sacco impermeabile con un’apertura superiore a quelli più “evoluti” che hanno invece un’apertura laterale più comoda e magari la possibilità di avere una piccola abside nella zona della testa.
Il Bivy Tent prodotto dalla defcon 5 fa parte di quest’ultima categoria ed è disponibile in colorazione verde o in pattern vegetato.
Le dimensioni richiuse sono di circa 35x15x15, con un peso di circa 1,5Kg.
Defcon 5 Bivi Tent
All’interno della sacca ci sono due archetti di uguale misura per tenere alzata la parte sopra la testa. In questa maniera si può chiudere completamente il bivy, in caso di pioggia, avendo però spazio per respirare senza problemi ed evitando un effetto claustrofobico.
Defcon 5 Bivi Tent
Il montaggio del bivy richiede davvero poco tempo, dopo averlo tolto dalla sacca basta inserire i due archetti e mettere un picchetto, tutto qui.
Anche al buio, con un minimo di pratica, il processo è semplice.
Defcon 5 Bivi Tent
Nella zona dei piedi troviamo una robusta asola per picchettare a terra il fondo del bivy tenendolo ben tirato.
Questo non è obbligatorio ma aiuta a tenere in tensione la struttura guadagnando un po’ di spazio all’interno.
Defcon 5 Bivi Tent
Una patta protettiva protegge la cerniera evitando che l’acqua penetri all’interno in caso di pioggia.
Defcon 5 Bivi Tent
Per garantire un buon passaggio d’aria sono state previste due aperture, una davanti (che si può arrotolare) e una dietro l’abside, entrambe chiuse da una retina contro gli insetti.
Defcon 5 Bivi Tent
Defcon 5 Bivi Tent
Le cerniere YKK sono dotate di una striscia in tessuto che ne facilita l’utilizzo anche indossando dei guanti.
Defcon 5 Bivi Tent
L’apertura a zip principale, sul fianco, è protetta per tutta la sua lunghezza per evitare infiltrazioni d’acqua.
Defcon 5 Bivi Tent
La lunga cerniera principale consente di entrare e uscire dal bivi shelter in maniera abbastanza comoda.
Lo spazio interno ovviamente non è molto ma permette comunque di mettere al riparo uno zaino di piccole o medie dimensioni. Tutto il resto deve rimanere all’esterno.
Defcon 5 Bivi Tent
Tutte le cuciture sono nastrate internamente.
Defcon 5 Bivi Tent
Sul lato posteriore dell’abside c’è una finestrella, sempre chiusa da una zip, che assicura l’areazione interna minimizzando l’effetto condensa.
Questa viene riparata da una protezione triangolare che va fissata a terra con un picchetto (formando così un piccolo spazio dove magari mettere gli scarponi). Questa protezione può essere arrotolata permettendo così di osservare l’esterno stando al riparo.
In alternativa è anche possibile aprire completamente questa sezione per utilizzare ad esempio un fornellino senza uscire dal sacco a pelo all’interno del bivy.
Defcon 5 Bivi Tent
Defcon 5 Bivi Tent
Defcon 5 Bivi Tent
Uno dei pregi dei bivy è che hanno un basso profilo, basta poco per mimetizzarli, e si approntano in un attimo.
Il Bivi Shelter della Defcon 5 riunisce i pregi dei classici bivy bag mischiandoli però a quelli di una piccola tenda. E’ un buon prodotto: compatto, robusto e abbastanza leggero.
Defcon 5 Bivi Tent

SCG Commando Boonie Ventilated

Sprinter Custom Ghillie è una ditta con base in Polonia che produce e commercializza ghillie suits e altri prodotti utili per il cammuffamento. Nel loro catalogo hanno anche una buona scelta di boonie hat in diversi pattern mimetici.
Quello di questa recensione è il Commando Boonie Ventilated in Pencott Greenzone.
Commando boonie hat
I modelli “ventilated” proposti da Sprinter Custom Ghillie sono pensati per il periodo estivo (ma sono adatti anche ad essere utilizzati come base per aggiungervi materiale per la ghillie) perchè grazie alle parti in rete lasciano passare l’aria.
Ovviamente non proteggono dalla pioggia più di tanto…
Commando boonie hat
Il boonie hat è disponibile in due misure e sul retro ha un sistema di regolazione tramite elatico per adattarlo alla testa dell’utilizzatore. Qui troviamo anche un quadrato in velcro di circa 5×5 per fissare una patch o un cat-eye.
Commando boonie hat
Il Commando Boonie Hat è costruito in Cordura NyCo robusta, è morbido e leggero.
La tesa ha una larghezza che personalmente trovo ideale, non è troppo sporgente ma neanche troppo esigua come si vedono in alcuni “tropical hat” inglesi. Protegge dal sole senza intralciare e senza bloccare la vista.
Commando boonie hat
Commando boonie hat
Tutto attorno al cappello ci sono le tipiche asole per poterci fissare erba o rametti, aiutando così nel mimetismo personale.
Commando boonie hat
Commando boonie hat
I boonie hat, oltre che proteggere dal sole o dalla pioggia, sono anche utili perchè alterano la forma della testa rendendola meno riconoscibile. Uniti ad un pattern mimetico efficace per la zona in cui si opera diventano accessori davvero preziosi!
Commando boonie hat
Commando boonie hat
Commando boonie hat

Bubi Bottle

L’acqua è un elemento essenziale da avere nel proprio zaino quando si va a fare un’escursione.
Ci sono moltissimi contenitori per poterla trasportare in maniera comoda, dalle semplici bottiglie, alle borracce, passando per le sacche di idratazione tipo Camelbak o Source. Il problema delle bottiglie o delle borracce rigide è che quando sono vuote continuano comunque ad occupare lo stesso spazio. Le sacche di idratazione, al contrario, si appiattiscono una volta esaurita l’acqua ma risultano un po’ più scomode se ad esempio dobbiamo riempire un pentolino per farci da mangiare o abbiamo la necessità di usare l’acqua contenuta al loro interno senza però usare il tubo di cui sono dotate.
Le bottiglie del marchio Bubi sembrano nate proprio per colmare questo difetto, cercando di prendere i pregi dell’uno e dell’altro sistema.
Bubi Bottle
Le Bubi Bottle sono costruite in silicone “BPA free”, sono disponibili in diversi colori e con una capacità di 14oz e 22oz (rispettivamente 400ml e circa 650ml).
Possono essere lavate in lavastoviglie e messe in microonde, possono contenere senza problemi liquidi bollenti o essere lasciate in congelatore.
Bubi Bottle
Bubi Bottle
Il tappo standard è in plastica rigida della stessa colorazione del corpo della bottiglia.
Come accessorio è disponibile anche un tappo che la ditta chiama “sport” con cui bere senza dover svitare nulla
Bubi Bottle
Sul fianco della bottiglia c’è un moschettone per poterla agganciare all’esterno di uno zaino o assicurarla a qualche cinghia se abbiamo paura di perderla durante la marcia.
Bubi Bottle
Sul collo della bottiglia c’è una parte in plastica rigida che permette di avvitare il tappo (altrimenti non starebbe in posizione sul corpo in silicone morbido!). Questa serve anche per “dosare” l’acqua in maniera più controllata.
Bubi Bottle
Bubi Bottle
La particolarità delle bottiglie Bubi è che si possono arrotolare, quando sono vuote, riducendo così lo spazio che occupano.
Il moschettone qui ha una doppia funzione che è proprio quella di tenerle chiuse e compatte.
Bubi Bottle
Bubi Bottle
Le Bubi Bottle sono una bella invenzione, sono robuste e quando sono vuote occupano poco spazio. Possono essere utilizzate come contenitore stagno per piccoli oggetti che devono restare protetti e all’asciutto.
Non sono però esenti da qualche piccolo difetto: la bottiglia tende ad accumulare un po’ di sporcizia (polvere, piccole particelle di sporco) che si attaccano all’esterno.
Il fondo della bottiglia, poi, è morbido e leggermente convesso e perciò non sempre si riesce a farla stare in piedi.
Per come la vedo io i pregi superano i difetti ed il loro prezzo è abbastanza contenuto.
Con una modica spesa possiamo avere una borraccia che ci accompagnerà per molto tempo nelle nostre uscite!
Bubi Bottle

Shield CQS reflex sight

I mirini olografici o i mirini “punto rosso” sono ampiamente diffusi, sono infatti soluzioni pratiche per ingaggiare bersagli su distante ridotte in maniera veloce e mantenendo una visuale ampia.
Il mercato propone moltissimi modelli, alcuni più validi di altri. In questa recensione abbiamo preso in considerazione il modello Shield CQS, la versione “civile” del modello CQB adottato dall’esercito inglese (e pare anche da alcuni componenti del SAS).
Shield CQS
La confezione è abbastanza spartana e molto piccola, lo spazio interno è ottimizzato per poter contenere in uno spazio ridotto il mirino olografico, gli attacchi per agganciarlo all’arma, le viti con una chiave a brugola per serrarle ed un piccolo manuale di istruzioni.
Shield CQS
Lo Shield CQS ha tutti i vantaggi di un mirino olografico e cioè velocità di puntamento, possibilità di mirare mantenendo entrambi gli occhi aperti, assenza del problema di parallasse (al contrario delle ottiche di precisione non è necessario essere perfettamente allineati al reticolo, una volta che questo sia stato tarato in maniera corretta) in una costruzione robusta e antiriflesso.
Shield CQS
Shield CQS
Nella parte frontale del mirino CQS c’è un sensore che regola automaticamente la luminosità del reticolo in base alla luce ambientale. Questo può essere esposto o tenuto coperto, in base alle esigenze del tiratore.
Shield CQS
Shield CQS
La batteria può essere sostituita senza dover rimuovere il mirino dall’arma.
La sua durata dipende dal livello di luminosità con cui il CQS funziona ma è comunque molto lunga perchè parliamo di 1 anno con un utilizzo normale per arrivare fino a 3 anni mantenendo il livello al minimo!
Shield CQS
Nella confezione è compreso un copri mirino che lo protegge da sporco e polvere.
Tenendolo coperto il mirino passa automaticamente al livello di luminosità più basso aumentando così la durata della batteria.
Shield CQS
Le dimensioni del mirino Shield CQS sono davvero ridotte: circa 5 cm di lunghezza per 3 di larghezza con un che supera di poco i 60 grammi.
Questo permette di poterlo montare anche assieme ad un sistema di mira primario (ad esempio un’ottica che abbia qualche ingrandimento) per ingaggiare bersagli a distanze ridotte.
Shield CQS
Lo Shield CQS è dotato di un attacco per fissarlo alle slitte standard e di 2 rialzi per poterlo adattare a diverse armi.
Proprio per questo nella confezione ci sono viti di diverse misure per poterlo bloccare in posizione in base all’altezza scelta.
Shield CQS
Shield CQS
Shield CQS
Shield CQS
Lo Shield CQS è un’ottimo sistema di mira, robusto e ben costruito.
Può essere usato come mirino primario o come sistema secondario per ingaggiare bersagli a distanze più brevi su un’arma dotata di un’altra ottica.
E’ un ottimo mirino olografico con un basso profilo ma con caratteristiche di alta qualità!
Shield CQS
Shield CQS
Shield CQS
Shield CQS

Spyderco Native 5

Qualche mese fa avevo recensito un piccolo coltello, il modello Ladybug 3, apprezzandone alcune caratteristiche ma continuando invece a non amare il design di quella tipica “gobba” sul dorso della lama degli Spyderco.
Sfogliando però il catalogo nel sito Lamnia ho visto lo Spyderco Native 5, un coltello che aveva le qualità positive che avevo riscontrato nel modello più piccolo ma con un design più tradizionale e, almeno per me, esteticamente migliore.
Il design del coltello Native non è nuovo, i primi modelli uscirono nel ’97 per poi aggiornarsi nel corso del tempo.
L’ultimo della linea è proprio il Native 5 Lightweight, con corpo in FRN (Fiberglass Reinforced Nylon). Ha una lunghezza totale di 175cm ed un peso di 71 grammi.
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5
La lama presenta un foro ben evidente, come in tutti gli Spyderco, che serve per aprire facilmente il coltello anche con una sola mano ma non ha quella protuberanza che sporge quando sono chiusi.
La lunghezza della lama è di 75mm con uno spessore di 3,2mm.
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5
Il Native 5 ha una sicura backlock sul dorso della lama per impedire al coltello di chiudersi quando lo stiamo utilizzando.
Il disegno bidirezionale sulle guancette assicura un buon grip.
Spyderco Native 5
La clip metallica “a clessidra” è davvero robusta e si può orientare in base alle abitudini dell’utilizzatore. Un particolare che alcuni possono trovare negativo è che questa clip, se tenete il coltello infilato in tasca, lo fa sporgere leggermente verso l’alto.
Spyderco Native 5
Il design del coltello è studiato bene, si può impugnare in avanti per lavori di precisione (sfruttando l’incavo fra lama e corpo), o tenendo invece la mano più indietro e andando a stringere bene tutta l’impugnatura per lavori più pesanti.
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5
Il Native 5 cade bene in mano anche con una “reverse grip” grazie alla curva superiore che segue quella della mano.
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5
Lo Spyderco Native 5 è davvero un buon coltello, esce di fabbrica con un’ottima affilatura  (la lama è in acciaio CPM S35VN, un tipo di acciaio ad alte prestazioni con una elevata durezza e resistenza).
E’ leggero e compatto, ha un design studiato bene sia sul lato estetico che su quello funzionale!
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5