Cabela’s ColorPhase, una rivoluzione nel mimetismo?

Cabela’s, il noto negozio americano di materiale per la caccia e l’outdoor, ha recentemente presentato una interessante novità per quanto riguarda il mimetismo.
Sfruttando una tecnologia che permette al colore di variare in base alla temperatura, ha stampato alcuni capi di abbigliamento che possono essere indossati in diverse stagioni. Il colore predominante, infatti, cambia (intorno ai 18°C) da marrone a verde e questo consente di avere un unico pattern mimetico che si adatta alla stagione.

Cabela's ColorPhase

Il video qui sotto mostra bene il funzionamento.
L’unico dubbio che mi lascia riguarda il calore corporeo: può influenzare il cambiamento del colore anche la persona che sta indossando quel capo di abbigliamento? Questo è un punto da tenere in considerazione, ma si tratta comunque di una novità molto interessante.
Cabela’s ha pensato al mondo della caccia, proponendo questa soluzione, ma credo sia un’invenzione da non sottovalutare neanche per utilizzi tattici. Cosa ne pensate?

Kit ferrata Matrix Gyro by CAMP

Il kit da via ferrata Matrix Gyro Rewind è uno dei prodotti più tecnici della serie CAMP, che ha portato due utili brevetti in un solo articolo per aumentarne la sicurezza e la facilità di utilizzo. Il kit è composto dal set ferrata Matrix Gyro Rewind, l’imbrago Jasper CR3 e il casco Armour.

Il caschetto Armour è molto comodo e leggero. E’ disponibile in diverse colorazioni, la calotta esterna è in ABS stampato ad iniezione con fori per la ventilazione e attacchi portalampada. L’interno, invece, è in EPS ed ha un sistema di regolazione posteriore che grazie ad una rotella consente di adattarlo alla testa dell’utilizzatore.

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

Il set ferrata Matrix Gyro Rewind è il cuore di tutto il kit. E’ stato presentato nel 2011 al salone OutDoor di Friedrichshafen dove ha meritato il premio OutDoor Industry Award.
La fettuccia Rewind da 22 mm è leggera e compatta per ridurre la lunghezza delle fettucce, in modo che non intralci i movimenti durante la salita. La fettuccia elastica si allunga o si accorcia seguendo il naturale movimento della persona lungo la via.
Uno dei problemi che si incontrano più spesso lungo le vie ferrate è l’attorcigliamento delle longe, che ci costringe ad una fermata per sistemare il tutto. Non sempre, però, ci si trova in una situazione comoda e questa azione può diventare davvero pericolosa. Il sistema brevettato Gyro a snodo triplo (tre snodi indipendendi uno dall’altro) evita qualsiasi attorcigliamento delle fettucce e di conseguenza qualsiasi rotazione a 360° non voluta.
Il dissipatore a 4 fori è contenuto all’interno del piccolo sacchetto nero, in maniera tale da evitare intralci durante il percorso.
I due moschettoni Hercules hanno un sistema di sicurezza a doppia leva per evitare aperture accidentali, il corpo e la leva principale sono in alluminio stampato a caldo, la leva posteriore è in acciaio inox.

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

L’imbrago Jasper CR3 è adatto ad attività come arrampicata e alpinismo.
L’imbottitura scorrevole permette di centrare la cintura garantendo quindi una perfetta regolazione. L’esterno è in nylon antiabrasione mentre l’interno è in Mesh 3D, leggera e confortevole. Anche i cosciali, che si possono regolare tramite elastici di collegamento con sistema “Flat-Link”, risultano davvero comodi.
Intorno all’imbrago troviamo 4 anelli portamateriale sagomati e rinforzati.

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

Ferrata CAMP

UF PRO Striker Greenzone BDU

UF PRO è una ditta slovena che commercializza alcuni capi dalle caratteristiche davvero interessanti. Il completo Striker mostrato nelle foto di questa recensione è composto da una giacca con diverse tasche e un ampio cappuccio e un paio di pantaloni che completano il set.
E’ disponibile in due diversi pattern mimetici. Questa è la versione in Pencott Greenzone.
Maggiori informazioni si possono recuperare dal sito ufficiale: UF PRO

UF PRO Striker Greenzone Jacket
La giacca del completo Striker non ha imbottitura ed è pensata per poter essere indossata sopra ad altri capi di vestiario.
Il tessuto è un robusto NyCo con tessitura rip-stop. E’ un capo robusto e, grazie al pattern Greenzone, molto efficace in termini di mimetismo.
La chiusura della giacca consiste in una cerniera coperta da una patta di tessuto che si fissa con del velcro. Tutte le tasche sono invece chiuse con delle zip e all’interno hanno dei piccoli comparti per organizzare la meglio il contenuto, specie se si tratta di oggetti piccoli.
Le tasche pettorali si possono aprire da entrambi i lati, in maniera tale da renderle più versatili e facilmente accessibili.
Internamente alla giacca, nella zona delle spalle, troviamo degli inserti leggermente imbottiti. Questi permettono di distribuire meglio il peso di un eventuale zaino, chest rig o body armour. Nella zona lombare, sul retro della giacca, è stata aggiunta un’ulteriore piccola tasca.
Sui fianchi, invece, ci sono due ampie zip per permettere una maggiore ventilazione in caso di caldo eccessivo.

IMG_2972

IMG_2978

IMG_2989

IMG_2974

IMG_2975

IMG_2983

IMG_2981

IMG_2980

IMG_2979

IMG_2984

IMG_2985

IMG_2988

UF Pro Striker Greenzone Pants
I pantaloni del completo Striker mantengono le ottime caratteristiche della giacca, sono robusti e funzionali.
Due pannelli elastici sul cavallo e appena sotto la vita conferiscono a questo capo una mobilità assoluta, vestono in maniera davvero comoda e assecondano i movimenti.
Anche qui tutte le tasche sono chiuse da zip per renderle più silenziose. Sulle ginocchia sono stati ricavati dei compartimenti per poter inserire delle protezioni e ci sono due passanti, proprio sopra alle tasche posizionate sui fianchi, per poter inserire delle tourniquet.
Nella stagione fredda è possibile inserire all’interno dei pantaloni uno strato in windstopper, per renderli molto più confortevoli!

IMG_2990

IMG_2992

IMG_2991

IMG_2995

IMG_2996

IMG_2993

IMG_2993

IMG_2998

IMG_2999

Pencott Greenzone camo pattern
I pattern mimetici creati dalla Pencott, nelle sue (per ora) 4 varianti, sono tra i più efficaci fra quelli attualmente in commercio.
Il modello Greenzone si adatta molto bene a zone boschive e aree verdi e grazie al suo particolare disegno e alla disposizone delle macchie chiare e scure simula al meglio le luci e le ombre della vegetazione, spezzando in questa maniera la sagoma umana. E’ un pattern a 4 colori, il più scuro dei quali è un marrone. Riesce a confondersi molto bene sia in zone in luce che in quelle in ombra. Le foto qui sotto mostrano come sia efficace già a pochi metri di distanza. Sono state scattate da circa 5-6 metri e il profilo della giacca posata a terra riesce a percepirsi soprattutto per l’ombra che crea, mentre il pattern mimetico la rende quasi invisibile.

IMG_2986

IMG_2987

IMG_2971

IMG_3001

IMG_3002

IMG_3003

IMG_3005

Shomer-Tec urban survival tools

Il catalogo dell’americana Shomer-Tec ha al suo interno diversi oggetti davvero interessanti, alcuni molto ingegnosi… Nella sezione “urban survival tools” abbiamo trovato 4 articoli utili per chi si trova a viaggiare in paesi a rischio, che presentiamo in questa recensione.

Titanium Escape Ring
Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Questo anello, per quanto semplice e lineare, nasconde al suo interno un piccolo segreto: il micro escape tool. Si tratta di una piccola e flessibile striscetta metallica con un lato seghettato. Con questo si possono tagliare molti materiali non metallici come corde, spaghi, nastro americano… Ma è anche possibile aprire un paio di manette (se non bloccate con la doppia chiusura) o le flex cuff.
Quando si indossa l’anello il micro escape tool è assolutamente invisibile perchè va ad inserirsi in una apposita cavità ricavata nella parte interna dell’anello.

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Titanium Escape Ring

Undercover Bracelet
Un altro accessorio dal look assolutamente innocuo è l’Undercover Bracelet, un anello in materiale gommoso che pare in tutto e per tutto un comune braccialetto. Venduto con una lunghezza standard (piuttosto generosa!) si taglia a misura del polso. Su una delle due estremità troviamo una piccola chiave universale per manette. Questa serve anche, infilandola nel foro dell’altra estremità, come aggancio tra le due parti.
Al contrario del precedente articolo, questo serve solamente per aprire le manette più comuni in circolazione.

Undercover Bracelet

Undercover Bracelet

Undercover Bracelet

Boot Lace Covert Handcuff Key
Uno degli articoli più ingegnosi nella sezione del sito americano è la chiave per manette nascosta all’estremità di un laccio da scarpa. E’ un punto che raramente viene controllato ed è facile che sia invece sottovalutato. Nella piccola confezione in cui viene venduto troviamo la chiave vera e propria, che va inserita attorno all’estremità del laccio della scarpa (la parte finale, solitamente plasticata) e bloccata stringendola con una pinza. Il piccolo tubetto di gomma dovrebbe servire, nelle intenzioni del produttore, a nascondere la chiavetta ma se fissata su un laccio di colore scuro (nelle foto della recensione ho usato un laccio chiaro per metterla inevidenza) risulta praticamente invisibile.

Boot Lace Covert Handcuff Key

Boot Lace Covert Handcuff Key

Pen Cap Handcuff Key
Questo è l’articolo che mi è piaciuto meno. All’estremità di un tappo per la penna hanno ricavato una chiave per manette standard.
La chiave funziona bene ma al contrario dei precedenti modelli che si possono indossare, una penna è qualcosa che in certe situazioni ci verrebbe sicuramente tolto (potrebbe infatti essere usata come strumento di offesa). Inoltre, come si può vedere nella foto, è piuttosto evidente che si tratta di un tappo strano, attira troppo l’attenzione…

Pen Cap Handcuff Key

Pen Cap Handcuff Key

Pen Cap Handcuff Key

Warbonnet Outdoors: Ground Tarp

Tra gli amanti della vita all’aria aperta, chi predilige un equipaggiamento leggero non potrà fare a meno di interessarsi al Ground Tarp della Warbonnet Outdoors: con un peso di circa 500 grammi e un ingombro molto contenuto è in grado di offrire una protezione a 360° dalle intemperie e uno spazio ampio al suo interno.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Al contrario dei ripari costruiti con dei comuni tarp o magari un poncho, il Ground Tarp è pensato per coprire tutti i lati mantenendo però la semplicità di montaggio e un peso ridotto al massimo. E’ disponibile in colorazione Olive Brown (come quello nella foto) o in Digital Camo.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Per fissare la parte superiore del riparo il Ground Tarp è provvisto di due piccoli anelli metallici fissati sul rinforzo che copre il dorso del telo. Per le prove di questa recensione ho usato due ganci elastici ma si potrebbe ridurre ulteriormente il peso utilizzando una cordicella più leggera.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Sui lati che toccano terra, il telo è provvisto di attacchi in materiale plastico, sui 4 angoli e a metà del lato lungo. Ce ne sono poi altri 4 per poter chiudere anche i lati più corti con le due “porte”, semplicemente sovrapponendole.
Utilizzando dei picchetti in alluminio ho potuto alleggerire il carico complessivo del riparo.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Su ogni lato del Ground Tarp sono state ricavate due asole che possono servire per avere due ulteriori punti di fissaggio, per renderlo ancora più resistente legandole a dei picchetti. In caso di vento forte è una soluzione consigliata!
Le stesse asole possono anche servire per tenere aperte le due estremità (nella foto ho utilizzato un piccolo rametto, sfruttando quello che avevo intorno).

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Il materiale con cui è costruito il tarp è Silnylon, un tessuto molto leggero ma resistente. Ha una trama simile al ripstop, per prevenire gli strappi. Tirandolo bene è un materiale che lascia correve via acqua e umidità, senza farla entrare.

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Lo spazio interno al Ground Tarp è davvero ampio e comodo.
Non essendo vincolato da paletti, come le normali tende, si può decidere a che altezza fissarlo. Le dimensioni generose consentono di poterlo utilizzare come riparo anche per 2-3 persone con equipaggiamento al seguito.
E’ un tipo di riparo molto versatile, completamente diverso da un semplice tarp proprio per la sua possibilità di coprire i 4 lati, tutto intorno. La sua leggerezza e compattezza, poi, ne fanno un articolo che consigliamo!

Warbonnet Outdoors Ground Tarp

Novita Lowa: Z-Series

Belle novità da Lowa: nuovi modelli di calzature Z-Series, ecco il comunicato stampa!

Dopo il grande successo dei modelli Zephyr Gtx Hi e Mid nei colori desert, nero, verde salvia e la new entry di fine 2012 nel colore coyote/oliva, LOWA ha presentato alla fiera IWA 2013 di Norimberga 6 nuovi modelli “Z- SERIES” particolarmente indicati per il law enforcement, ossia specifici per le forze dell’ordine e le forze speciali (SOC, Special Operations Capable), unità specializzate che operano in situazioni ad alto rischio e che necessitano di una preparazione particolare che i corpi convenzionali non hanno.

In Italia i più noti sono:
N.O.C.S. – Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (Italia);
R.O.S. – Raggruppamento Operativo Speciale (Italia);
AT.P.I. – Antiterrorismo Pronto Impiego (Italia);

In considerazione dei severissimi addestramenti a cui sono sottoposti questi nuclei operativi e a seguito di numerose sollecitazioni giunte all’azienda tedesca dai diversi corpi speciali di varia nazionalità per un modello “ibrido”, LOWA ha progettato una scarpa stabile e leggera in grado di offrire un comfort straordinario nella camminata, pari ad una scarpa da light hiking ma allo stesso tempo dotata di un supporto e della protezione di una scarpa da backpacking, completando – in questo modo – la propria collezione militare, già dotata di modelli robusti e solidi come il Combat Boot e di modelli multifunzionali come il Zephyr.

Le nuove “Z–SERIES” sono disponibili con una tomaia in nabuk o scamosciato idrorepellente, combinato ad una cordura Pro molto leggera e traspirante.
Alcuni modelli sono realizzati in Gore-tex, altri in tessuto, quest’ultimi maggiormente adatti a condizioni climatiche più calde. Il sistema di allacciatura composto da ganci chiusi, risulta maggiormente resistente all’usura e rende il modello utilizzabile anche come scarpa da lancio.

Lowa Z Series 2

Lowa Z Series 1

Lowa Z Series 3

Garmin GTU10 – Field Test

Ho testato il localizzatore Garmin GTU10 per metterlo alla prova e capire bene i suoi pregi e i suoi difetti in una prova “sul campo”.
Prima di una breve uscita mi sono collegato al sito MyGarmin ed ho disegnato sulla mappa, attorno al punto di partenza e arrivo, un perimetro virtuale (tecnicamente una geofence) chiamandolo con molta fantasia “Casa”. Accedendo quindi al menù di questa geofence ho impostato il mio numero di telefono per essere avvisato via sms nel momento in cui il GTU10 lasciava l’area. Questa funzione è utile se si usa il tracker per sorvegliare qualcuno: non serve rimanere continuamente di fronte ad un monitor ma basta impostare correttamente una geofence ed in caso di spostamenti saremo subito avvisati via telefono o email.
Il messaggio di avviso, nel caso del mio test, è arrivato puntuale pochi secondi dopo l’uscita dalla geofence. Se si fosse trattato di un lavoro di sorveglianza, il GTU10 mi avrebbe allertato praticamente in tempo reale facendomi guadagnare tempo prezioso per poter seguire il bersaglio durante i suoi spostamenti.

sms

Per il test ho messo il GTU10 nella tasca esterna dello zaino in maniera da fargli avere una visuale chiara del cielo. Mi interessava mettere alla prova la sua capacità di segnare i punti dei miei spostamenti (uno ogni 30 secondi, come lo avevo impostato dal sito. Con questa frequenza la batteria dura circa un giorno, ma in questo caso si trattava di una passeggiata di poche ore).

source garmin haley

Ho fatto un breve giretto di pochi km all’interno di un bosco, senza seguire i sentieri se non per il primo tratto. Quella che segue è la schermata presa dal sito MyGarmin dove si possono visualizzare i miei spostamenti dal punto in cui avevo lasciato l’auto, un breve tragitto sul sentiero e poi una parte della salita. All’inizio il bosco era piuttosto fitto e questo mi ha costretto a compiere innumerevoli svolte, ben evidenti nell’immagine!

pagina

Il test, per quanto breve, ha messo in mostra le ottime caratteristiche del Garmin GTU10. Lo si può infilare nello zaino o in una tasca della giacca e per via delle dimensioni compatte e del peso molto contenuto, dimenticarsene. Il funzionamento è elementare, un unico pulsante sullo strumento, tutte le altre funzioni si impostano dal sito.
Il GTU10 è uno strumento versatile che può essere utile per gli amanti del trekking (i vostri familiari possono sapere in ogni momento dove vi trovate), per chi ha bisogno di tracciare gli spostamenti di un pacco o di qualche merce particolare ma può benissimo essere utilizzato anche per compiti di sorveglianza (in questo caso, però sarebbe bene dotarlo di un pacco batterie supplementare per aumentarne l’autonomia).

Garmin GTU10

Il marchio Garmin è sinonimo di qualità nel mondo dei gps. I prodotti che portano questo marchio sono utilizzati ed apprezzati, ormai da molto tempo, in svariati contesti da persone che molto spesso affidano la loro sicurezza a questi piccoli accessori.
Proprio per questo quando avevo sentito parlare del GTU10, il primo approccio della Garmin ai localizzatori-tracker, sapevo che nonostante fosse un modello “pioniere”, le sue qualità sarebbero state di sicuro interesse.

Garmin GTU10

Il GTU10 è un localizzatore GPS piccolo e leggero, impermeabile (IPX7) ed estremamente semplice da utilizzare: un solo pulsante per accensione e spegnimento. Tutte le altre funzioni si controllano tramite l’accesso al proprio account nel sito MyGarmin o tramite l’app gratuita, se si usa uno smartphone. Al momento della registrazione del prodotto si attiva automaticamente anche il servizio di Rilevamento Standard per 1 anno. Con 5 euro al mese, però, si può sfruttare il più completo piano di Rilevamento Deluxe, grazie al quale si può consultare la cronologia degli spostamento del GTU10 nei 7 giorni precedenti e ricevere via email o SMS un avviso in caso di uscita o entrata del tracker in una geofence che abbiamo settato precedentemente.

Garmin GTU10

La batteria interna del GTU10 si ricarica attraverso la porta USB con il cavo in dotazione. La durata della batteria varia a seconda del tipo di rilevamento che abbiamo scelto. Il tracker, infatti, può fornire la sua posizione e mostrarla sulla mappa solo quando richiesto (in questo caso la batteria può durare fino a 4 settimane), ogni 15 minuti, ogni 5 minuti oppure ogni 30 secondi (in questo caso la durata scende a circa 1 giorno di utilizzo). Con il piano Deluxe si può anche attivare la funzione di rilevamento continuo, che registra la posizione ogni 15 secondi.
Un’altra funzione offerta dal GTU10 è quella dei check-in. In pratica si possono decidere giorni e orari in cui il tracker ci avvisa della sua posizione via email o SMS.

Garmin GTU10

Il GTU10 viene fornito con una piccola custodia che, oltre a proteggerlo, permette di agganciarlo tramite una fascetta chiusa con del velcro. Lo si può così assicurare ad uno zaino, un bagaglio, al manubrio di una bici o al collare di un cane…

Garmin GTU10

Garmin GTU10

Garmin GTU10

Fra gli accessori disponibili per il GTU10, il cavetto per collegarlo ad un’alimentazione esterna è sicuramente fra i più utili. Questo cavetto ha un voltaggio in entrata compreso fra 8 e 58V e un’uscita di 5v a 500mA. Fornendogli un’alimentazione con una batteria o un pacco batterie esterno si può aumentare drasticamente la durata di funzionamento del nostro tracker.

Garmin GTU10

Garmin GTU10

Nitecore Flashlights

La Nitecore ha recentemente messo sul mercato alcune torce che meritano attenzione. In questa pagina presentiamo 3 modelli dal catalogo 2013 della ditta, dei modelli che ben si adattano a diverse situazioni: P25 Smilodon, EC25 Cobra e MT1C.

Nitecore P25 Smilodon
Il progredire della tecnologia applicata ai led permette di avere una torcia incredibilmente luminosa in un corpo tutto sommato piccolo. Una cosa davvero impensabile fino a qualche anno fa! La P25 è la torcia più grande fra le tre di questa recensione, misura appena 16cm di lunghezza ma è capace di fornire ben 860 lumen. La parabola, liscia e profonda, è studiata per spingere al massimo e in profondità il fascio luminoso della torcia.
Costruita in alluminio areonautico è pensata per utilizzi tattici.

p25 smilodon

La P25 Smilodon ha un sistema semplice per scegliere la modalità di funzionamento: un piccolo pulsante su un fianco per programmarla che si illumina in caso di batterie scariche. La durata delle batterie varia da un minimo di 1.45 ore al massimo della luminosità per arrivare a circa 325 ore restando sui 2 lumen. Gli intagli sui fianchi, visibili nella foto, servono sia come dissipatori di calore che come attacchi rail Picatinny (per accoppiarla, magari, con un laser).

nitecore p25 smilodon

Il pulsante di accensione posteriore è protetto da attivazioni involontarie tramite due piccoli rialzi. Resta comunque facilmente raggiungibile anche indossando dei guanti.

nitecore p25 smilodon

La torcia può funzionare sia con 2 batterie del tipo CR123 che con una batteria ricaricabile 18650. In questo caso si può utilizzare il sistema di ricarica interno della torcia, sfruttando il cavetto micro USB incluso nella confezione.

nitecore p25 smilodon

nitecore p25 smilodon

Come accessorio viene fornito anche il “tactical ring” che permette di usarla con diversi sistemi di impugnatura. Oltre a questo viene fornita anche una clip in titanio.

nitecore p25 smilodon

nitecore p25 smilodon

nitecore p25 smilodon

Nitecore EC25 Cobra
Pur avendo dimensioni più contenute rispetto al precedente modello, la EC25 Cobra riesce ad avere lo stesso output luminoso di 860 lumen. E’ però una torcia pensata per utilizzi diversi, non tattici ma indicata piuttosto per chi ama le attività outdoor. Indicativo di questo è la mancanza del pulsante di accensione posteriore, una caratteristica presente in tutte le torce militari.

Nitecore Ec25 Cobra

La EC25 Cobra dispone di alcune lamelle metalliche sui fianchi per poter dissipare meglio il calore nel caso la si utilizzi al massimo della sua potenza. L’unico pulsante presente sul corpo della torcia controlla l’accensione e le modalità di utilizzo: da un minimo di 1.30 ore ad un massimo di 25 ore (il livello minimo sono 60 lumen!).

Nitecore Ec25 Cobra

La torcia smontata nelle sue parti principali. Come nella P25, anche questo modello ha una parabola calibrata per ottenere un fascio luminoso che arriva a più di 200 metri. La costruzione è robusta ed impermeabile.

Nitecore Ec25 Cobra

Fra gli accessori presenti nella confezione troviamo un laccetto per fissarla al polso, o-ring di ricambio e la clip in titanio. Questa ha anche la doppia funzione di evitare che la torcia rotoli via se viene appoggiata su di una superficie non perfettamente piana.

INitecore Ec25 Cobra

Nitecore Ec25 Cobra

Nitecore Ec25 Cobra

Nitecore MT1C
La più piccola fra le nuove torce presentate all’ininizio di quest’anno dalla Nitecore è la MT1C. Si tratta di una torcia davvero compatta, neanche 9cm, perfetta per essere usata come torcia EDC. Questo piccolo “giocattolo” riesce però a darvi ben 280 lumen di luce bianca accecante!

Nitecore MT1C

La MT1C si accende con un comodo pulsante posteriore, protetto da attivazioni accidentali come il modello più grande. Svitando leggermente la testa e premendo su questo pulsante si possono programmare le varie modalità di funzionamento. La si può programmare in modo da avere subito pronte la modalità turbo e quella strobo, oppure la modalità turbo e la modalità meno luminosa per utilizzi generici…

Nitecore MT1C

La torcia smontata nelle sue componenti principali. L’utilizzo degli o-ring la rende impermeabile secondo gli standard IPX-8. La testa ha un circuito interno di protezione nel caso si inserisca per errore una batteria con un senso inverso.

Nitecore MT1C

La dotazione di accesori comprende un laccetto, la clip in titanio, o-ring e pulsante posteriore di ricambio

Nitecore MT1C

Nitecore MT1C

Nitecore MT1C

Mechanix Gloves

La Mechanix ha recentemente introdotto due nuovi e interessanti modelli nel suo catalogo, i guanti M-Pact 3 e i Fingerless M-Pact. Dei prodotti con caratteristiche nuove che mantengono l’affidabilità del marchio americano.

Mechanix MPact 3
Già dalle foto si capisce come gli M-Pact3 siano dei guanti pensati per proteggere al meglio le mani di chi li utilizza da colpi e graffi.
Le nocche sono rinforzate con due generose placche in Kevlar. Da notare come queste siano state divise in due parti separate in maniera tale da garantire maggior mobilità e libertà di movimento rispetto a guanti simili che però hanno una sola e unica copertura rigida.
Anche le dita, nella parte superiore, sono rinforzate da inserti in gomma morbida che attutiscono eventuali colpi. La chiusura dei guanti è leggermente più lunga di altri modelli Mechanix, permettendo un adattamento più comodo e sicuro.
Il palmo della mano è leggermente imbottito. Questo toglie parte della sensibilità ma assicura maggior protezione. Il grip sulle dita e sul palmo è ottimo grazie all’utilizzo di pannelli leggermente gommati.

IMG_1861

IMG_1860

IMG_1859

IMG_1858

Mechanix Fingerless M-Pact
Un modello che garantisce un buon compromesso fra protezione della mano e sensibilità è il Fingerless M-Pact.
Questi guanti vanno a proteggere il dorso e il palmo della mano lasciando però scoperte le dita (può essere sia un vantaggio che uno svantaggio!). Il dorso ha evidenti inserti in gomma che coprono le nocche. Il palmo della mano è invece coperto da Poron XRD, un materiale morbido in grado di assorbire colpi ripetuti e vibrazioni. Come nel modello precedente anche qui la parte che va a chiudere il guanto con il velcro è leggermente allungata in maniera tale da coprire e proteggere la zona del polso.

IMG_1864

IMG_1865

IMG_1869

IMG_1868