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Spyderco Native 5

Qualche mese fa avevo recensito un piccolo coltello, il modello Ladybug 3, apprezzandone alcune caratteristiche ma continuando invece a non amare il design di quella tipica “gobba” sul dorso della lama degli Spyderco.
Sfogliando però il catalogo nel sito Lamnia ho visto lo Spyderco Native 5, un coltello che aveva le qualità positive che avevo riscontrato nel modello più piccolo ma con un design più tradizionale e, almeno per me, esteticamente migliore.
Il design del coltello Native non è nuovo, i primi modelli uscirono nel ’97 per poi aggiornarsi nel corso del tempo.
L’ultimo della linea è proprio il Native 5 Lightweight, con corpo in FRN (Fiberglass Reinforced Nylon). Ha una lunghezza totale di 175cm ed un peso di 71 grammi.
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5
La lama presenta un foro ben evidente, come in tutti gli Spyderco, che serve per aprire facilmente il coltello anche con una sola mano ma non ha quella protuberanza che sporge quando sono chiusi.
La lunghezza della lama è di 75mm con uno spessore di 3,2mm.
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5
Il Native 5 ha una sicura backlock sul dorso della lama per impedire al coltello di chiudersi quando lo stiamo utilizzando.
Il disegno bidirezionale sulle guancette assicura un buon grip.
Spyderco Native 5
La clip metallica “a clessidra” è davvero robusta e si può orientare in base alle abitudini dell’utilizzatore. Un particolare che alcuni possono trovare negativo è che questa clip, se tenete il coltello infilato in tasca, lo fa sporgere leggermente verso l’alto.
Spyderco Native 5
Il design del coltello è studiato bene, si può impugnare in avanti per lavori di precisione (sfruttando l’incavo fra lama e corpo), o tenendo invece la mano più indietro e andando a stringere bene tutta l’impugnatura per lavori più pesanti.
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5
Il Native 5 cade bene in mano anche con una “reverse grip” grazie alla curva superiore che segue quella della mano.
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5
Lo Spyderco Native 5 è davvero un buon coltello, esce di fabbrica con un’ottima affilatura  (la lama è in acciaio CPM S35VN, un tipo di acciaio ad alte prestazioni con una elevata durezza e resistenza).
E’ leggero e compatto, ha un design studiato bene sia sul lato estetico che su quello funzionale!
Spyderco Native 5
Spyderco Native 5

Spyderco Ladybug 3

Un paio di settimane fa stavo facendo quattro passi con un amico ed è saltato fuori il discorso dei coltelli. Quel giorno avevo con me l’M1 della Combative Edge mentre lui aveva un Gerber a serramanico (mi pare fosse un Paraframe), più compatto del mio.
E’ stata una cosa che mi ha fatto riflettere…
Può un coltello piccolo sostituire un modello ben più grande?
Ho provato allora a cercare un coltello dalle dimensioni contenute ma che potesse comunque svolgere efficacemente il suo lavoro, che fosse quindi costruito con buoni materiali, non una “cinesata” che si rompe al primo utilizzo!
Avevo sentito parlar bene del modello Ladybug della Spyderco ed ho quindi deciso di provarlo di persona (preso dal sito Lamnia, un negozio che distribuisce anche molte marche).

Ecco i due coltelli a confronto: Combative Edge M1 e sotto lo Spyderco Ladybug 3.
Tentare di paragonarli è impossibile, sono due modelli nati per compiti assolutamente diversi, ma è stato interessante testare una lama così piccola!

Spyderco Ladybug

Spyderco Ladybug

Lo Spyderco Ladybug 3, qui in colorazione Foliage Green, ha una lunghezza da chiuso di appena 62mm che diventa 111mm con la lama aperta. Pesa appena 18 grammi!
Dal sito Lamnia è possibile sceglierlo anche in altre colorazioni o con la lama seghettata.

Spyderco Ladybug

Grazie al foro presente sulla lama (una caratteristica tipica degli Spyderco) è possibile aprirlo agevolmente anche con una sola mano, nonostante sia un coltello molto piccolo.
E’ costruito in Giappone utilizzando un acciaio VG-10 cioè un tipo di acciaio inossidabile con del carbonio al suo interno che mantiene a lungo il filo della lama.

Spyderco Ladybug

Spyderco Ladybug

Particolare del blocco lama sull’impugnatura, un sistema sicuro e affidabile.
L’impugnatura del coltello è in FRN (Fiberglass Reinforced Nylon) e presenta un disegno bi-direzionale che ne aumenta il grip.

Spyderco Ladybug

Coltelli così piccoli vengono a volte appesi ad un anello portachiavi ma io ho preferito utilizzare un anello di paracord per avere un’impugnatura più comoda e sicura: basta infilare il mignolo all’interno dell’anello per riuscire a controllare il Ladybug in maniera più precisa, con tutte le dita della mano.
Il disegno superiore della lama è perfetto per avere un punto di contatto solido anche col pollice.

Spyderco Ladybug

Spyderco Ladybug

Lo Spyderco Ladybug esce di fabbrica con un’affilatura a rasoio.
E’ un coltello che grazie mi ha sorpreso favorevolmente per via delle sue buone caratteristiche.

Spyderco Ladybug

Può allora un coltello come il Ladybug sostituire un modello più grande?
Questa prova è stata abbastanza azzardata perchè ho scelto di mettere alla prova un modello davvero compatto.
La sua lama molto affilata e la possibilità di averlo sempre con noi comodamente lo rende utile in diverse situazioni che ci possono capitare in una giornata qualsiasi come tagliare una corda, incidere qualcosa, aprire uno scatolone…
Certamente non è robusto come invece può esserlo un modello di dimensioni maggiori e quindi non si può usare per lavori “pesanti” come far leva o tagliare grossi pezzi di legno, ma i vantaggi dell’avere una piccola lama leggera e versatile, discreta, che quasi ci si dimentica di avere in tasca, sono senza dubbi tanti!
Quando vado in montagna per un’escursione preferisco avere con me un coltello a lama fissa, più robusto e affidabile, ma per il resto dei giorni il Ladybug è sicuramente un’alternativa interessante.
Voi cosa ne pensate? Che coltelli portate con voi?