Coperta termica Thermartex
Thermartex è il nome di una ditta con base nel sud dell’Inghilterra.
Il loro primo prodotto è una coperta termica chiamata Bedding Blanket, un accessorio che può essere davvero utile a chi ama la vita all’aria aperta… Sfrutta lo stesso principio delle classiche coperte termiche, le famose “metalline” che riflettono il calore corporeo impedendone la dispersione all’esterno ma è costruita con un materiale più robusto, durevole e riutilizzabile.
La nuova versione della Bedding Blanket, quella nelle foto di questa recensione, è stata migliorata rispetto al modello precedente: le dimensioni sono leggermente più generose, il colore del lato non argentato è stato modificato da giallo a verde, è costruita con una trama rip-stop ed i bordi sono tagliati con il laser per evitare che si formino frange.
Questa coperta termica, se utilizzata con il lato argentato verso l’esterno, riflette il 75% del calore emanato dal corpo.
Può essere usata da sola, magari nelle brevi soste di un trekking, oppure assieme ad un sacco a pelo per aumentarne il potere isolante in caso di freddo particolarmente intenso.
Le dimensioni sono di 2 metri di lunghezza e 1.6 di larghezza ma naturalmente può essere tagliata su misura per ridurne peso e volume.
Particolare della trama rip-stop del tessuto utilizzato per la Bedding Blanket.
Può essere lavato a mano senza problemi.
Le dimensioni della coperta Thermartex permettono di coprire totalmente il corpo dell’utilizzatore ma il tessuto è morbido e si può facilmente comprimere andando ad occupare uno spazio molto ridotto.
Il peso è di circa 200 grammi.
Uno dei vantaggi principali però e proprio la possibilità di poterla riutilizzare, al contrario delle classiche coperte termiche che sono estremamente delicate!
ciao Sniper…..volendo e piegandola a metà, si riesce a farne un “sacco letto” ?
Questa è 1.6×2 metri, se dimezzi le dimensioni diventa troppo piccola per dormirci dentro…
Bisognerebbe prenderne due o comprare il tessuto a metro e poi lavorarci.
Ottima per non farsi vedere dai droni! bisognerebbe fare delle prove con un visore termico.
Sarebbe interessante fare questa prova, in effetti!